Che cosa è un neurone specchio?



Che cos'è un neurone specchio?

Nella definizione "classica" di Giacomo Rizzolatti è un neurone del sistema motorio che si attiva sia quando l'animale si muove, sia quando vede lo stesso movimento eseguito da un altro.

Vennero scoperti attraverso elettrodi impiantati nel cervello dei macachi, che consentono di registrare l'attività elettrica di singoli neuroni senza interferire con le funzioni vitali dell'animale.

La presenza di neuroni specchio nell'essere umano è stata invece studiata con tecniche per forza di cose meno precise, come l'elettroencefalografia o la fMRi (risonanza magnetica funzionale), che consentono di studiare l'attivazione di aree cerebrali, ma non di singole cellule.

Con queste tecniche, comportamenti "specchio" sono stati individuati nella corteccia frontale inferiore e nel lobo parietale superiore, in particolare nella cosiddetta "Area di Broca", collegata alla produzione del linguaggio.

Secondo Rizzolatti, la funzione fondamentale dei neuroni specchio è di consentirci di comprendere le azioni altrui, intuendone intimamente lo scopo grazie all'attivazione delle stesse aree cerebrali che si attiverebbero se fossimo noi a compiere quell'azione.

Il punto chiave è però che si tratta di neuroni motori: anche le funzioni cognitive superiori degli esseri umani si sarebbero quindi sviluppate a partire dal sistema motorio delle scimmie, e non per la comparsa di qualche nuova area cerebrale dedicata al pensiero astratto.

Nel corso dell'evoluzione i neuroni specchio avrebbero permesso la comparsa di capacità tipicamente umane, come l'apprendimento per imitazione, la comunicazione e il linguaggio, che quindi non deriverebbe dai vocalizzi tipici di molte specie animali (come crede la maggioranza dei linguisti), ma si sarebbe sviluppato prima come linguaggio gestuale, trasformandosi solo dopo in linguaggio orale.

Secondo Rizzolatti e altri, disfunzioni dei neuroni specchio giocherebbero poi un ruolo nell'autismo, che ha tra i sintomi tipici proprio l'incapacità di "leggere" il senso delle azioni altrui e comunicare.
Un articolo di Nicola Nosengo tratto da L'Espresso, settembre 2012

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